III MONDIALITO ANTIRAZZISTA

Corriere Adriatico 03-09-2004

Un tiro in porta contro il razzismo


Un inizio foriero di risultati più che positivi quello del torneo di calcio a cinque Assata Shakur, ed in questo caso ad interessare non sono i punteggi ottenuti. O almeno, non soltanto e non in primo luogo. E’ vero, sabato e domenica le partite in programma hanno visto i calciatori contendersi il pallone fino all’ultimo minuto di gioco, e sulla carta ci sono stati degli sconfitti.

Ma lo scorso fine settimana l’esito più significativo è stato un altro, e lo si è sortito fuori dal campo, giocatori e spettatori insieme: dare vita ad una manifestazione che combinasse l’amore per lo sport con l’odio per il razzismo. Il risultato più importante lo si è dunque già raggiunto, ed è costituito dall’integrazione di popoli e culture che il torneo promuove e rappresenta.


Integrazione di cui si è avuto un felice esempio proprio il week-end passato, quando si è disputato il match Perù - Senegal. A bordo campo, durante la partita, si stavano riscaldando le squadre del Camerun e del Bangladesch, accompagnate dai rispettivi connazionali venuti a tifare per sostenerli. I ragazzi del Camerun, una quarantina, hanno poi iniziato ad accompagnare l’allenamento con musica e battito di mani, al cui richiamo i giocatori del Senegal non hanno saputo resistere. I calciatori hanno pertanto fermato il gioco, cominciando anche loro a muoversi a tempo di musica. La contagiosa danza africana si è infine estesa anche ai ragazzi del Bangladesh, una cinquantina in tutto, che si sono uniti a modo loro al già nutrito gruppo di improvvisati ballerini in quest’iniziativa spontanea e gioiosa. Una vittoria collettiva quella di sabato e domenica, insomma, all’insegna del divertimento e della condivisione del proprio patrimonio di tradizioni e valori con tutti coloro che vivono attorno a noi.


In linea con lo spirito del torneo, inoltre, le partite - che termineranno il prossimo 26 settembre - vengono giocate con palloni non prodotti sfruttando il lavoro minorile, gentilmente offerti per l’occasione dal negozio Sportland di Ancona. I primi due giorni del torneo antirazzista, quest’anno alla terza edizione, sono quindi il passo iniziale che i partecipanti, il pubblico ed Ancona stessa muovono in direzione di una crescita comune, il cui termine ultimo è l’armoniosa convivenza di etnie e culture all’interno della nostra società, racchiuso in germe nell’immagine viva e pittoresca di ragazzi di nazionalità diverse che ballano insieme.


Questo fine settimana si replica con la seconda giornata del torneo in programma tra domani e domenica sui campi sportivi di Monte Dago (nei pressi del campo da baseball) e della Uisp (in via Ruggeri). Tutte sfide appassionanti da non perdere ma al di là dei risultati gli organizzatori hanno già vinto la loro sfida.

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